Carlo Emilio Gadda è considerato da molti il più grande scrittore italiano del Novecento. La sua forza sta nel rappresentare come nessun altro le contraddizioni dell’uomo moderno. La personalità di questo autore, intimamente conflittuale, è sempre stata segnata da feroci ambivalenze affettive: le persone e i luoghi che più Gadda ama sono quelli contro cui si accende il suo odio o il suo sarcasmo, tutto ciò che irride in realtà lo attira. Questo atteggiamento è alimentato dagli effetti specialissimi della sua scrittura, anch’essa ovviamente duplice, passando da una comicità irresistibile al delirio più caricato in senso tragico.

Il volume di Bersani descrive le caratteristiche di questa scrittura facendo leva sul racconto della vita di Gadda, sui nodi irrisolti, sugli aspetti psicologici che stanno alla base della sua opera. Biografia ed esame dei testi si alternano e si intrecciano in un percorso cronologico che risulta avvicente: per l’intrinseco fascino del personaggio, l’interpretazione letteraria, le sempre spettacolari citazioni dalle opere e dalle lettere di Gadda. Un ritratto che restituisce un’immagine diretta e coinvolgente del tormentato scrittore.

Mauro Bersani, Gadda, Torino, Einaudi, 2003, 141pp., videocassetta RaiEducational, ISBN 88-06-16700-6.

Nel libro. Il percorso biografico-letterario di Gadda, il suo snodarsi fra le nevrosi, le ossessioni, le contraddizioni che hanno fatto grande uno stile, ma infelice una persona. Il rapporto iracondo e mai pacificato dello scrittore milanese con la realtà e con se stesso, che può esplodere nella comincità più esilarante come nella tragedia più disperata. Gli episodi più importanti della sua vita: la guerra ’15-’18, la morte del fratello, gli anni di lavoro all’estero come ingegnere, il trasferimento a Firenze e la frequentazione delle Giubbe Rosse, l’assunzione in Rai, il successo e i riconoscimenti tardivi, gli ultimi anni di solitudine e angosce. E i suoi libri: dai tre capolavori, L’Adalgisa, La cognizione del dolore e il Pasticciaccio, alle opere minori, tutti attraversati dai medesimi nodi irrisolti, dalla medesima tensione stilistica, perfino dalle medesime espressioni verbali. Come se Gadda, in realtà, abbia lavorato per tutta la vita a un solo grande libro.

Nella viseocassetta. Prodotta da Rai Educational, Gadda parla di se stesso, della sua infanzia, della Brianza, della madre, dei suoi autori preferiti, dei suoi colleghi scrittori, più o meno amici, più o meno apprezzati o mal tollerati. Con la regia di Antonella Zechini, i materiali di cinque interviste televisive e una conversazione radiofonica, sono rimontati insieme a molte immagini di Gadda e dei suoi luoghi, a brani delle sue opere letti per l’occasione da Paolo Bonacelli. Il tutto con grande ritmo, alternanza di momenti divertenti e drammatici, secondo le caratteristiche più profonde dello scrittore.

Published by The Edinburgh Journal of Gadda Studies (EJGS)

ISSN 1476-9859

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