barbaglio

M 516 il tintinnìo di quei raggi senza barbaglio abbacinò le piĆ¹ cospicue orecchie dell’intelligenza latina; IVKa 281 e sinistri barbagli fra tortiglioni neri di fumo; IVK 702 come un pitone nero su di se stesso, uscito dal profondo e dal sottoterra tra sinistri barbagli; SGa 134 dove la primavera gettava barbagli di luce; Ccp/n 472 e dicesi per barbaglio o rimando mobile; A 530 eran loro che s’estasiavano dei trilli, dei barbagli, delle volate; –•– AG 634 il tintinnìo di quei raggi senza barbaglio; 837 disadorna carenza di quegli invidiati barbagli di che i diamanti […] sono press’a poco la fontana; CdU 184 però l’Alpe di Luni mandò barbagli bianchi, risfolgorando come nell’«Alcione»; MdF 12 Per diademi e collane fascinanti barbagli; 13 se miravano male, in quella specie di tiro al piccione, davano aureole e barbagli al pompiere [gli elettricisti]; 51 [RD 1006] avevano inframmesso nel mio penoso assortimento di parallelogrammi i barbagli dello strabismo; MdS 911 forse da lontani barbagli apocalittici; QP 25 [QPL 291] a quella zuccheriera d’argento sopravvanzata ai vecchi barbagli umbertini; RaI 1099 il mòccolo agonizzava con barbagli gialli in un laghetto di cera disciolta; SD 957 fuor d’ogni cascatella un barbaglio, nel sole; 1221 il novo barbaglio dell’inatteso.

«splendore vivo e intenso» (GDLI) e anche sinon. di «bagliore». È v. letter. a partire da Ariosto; il sintagma di CdU 184: barbaglio bianco, ci porta sulle tracce di Pascoli, PP, L’alloro, 9: «Fuori | era per tutto un gran barbaglio bianco», D’Annunzio, ME, La canzone di Umberto Cagni, 51: «il maglio | invisibile che schiacciava i blocchi | enormi, con un tuono ed un barbaglio | di prodigio pel bianco Ade» e Forse che sì…, 1, [2], 368: «Si sporsero, in un barbaglio bianco», anche se il testo a cui si riferisce Gadda è l’Alpe sublime di AL. Ma cfr. anche Pascoli, PC, L’ultimo viaggio, 240: «si fendeva il mare | con lungo scroscio e subiti barbagli»; Il cieco di Chio, 70 e Il sogno d’Odisseo, 14 e tra le numerose occ. in D’Annunzio, Forse che sì…, 1, [2], 20: «teneva fissi al cielo fiammeggiante due occhi immuni dal barbaglio»; 3, [2], 6: «Ancora col barbaglio dell’aria aperta». È anche parola chiave montaliana: OC, Non rifugiarti nell’ombra, 11: «Ci muoviamo in un pulviscolo | madreperlaceo che vibra, | in un barbaglio che invischia gli occhi e un poco ci sfibra»; La speranza di pure rivederti, 7: «o dal passato | è in esso, ma distorto e fatto labile, | un tuo barbaglio».

Published by The Edinburgh Journal of Gadda Studies (EJGS)

ISSN 1476-9859

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