![]() |
Primo Convegno Internazionale Carlo Emilio Gadda
10-11 aprile 2003
National Library of Scotland, 57 George IV Bridge
Il Primo Convegno Internazionale Carlo Emilio Gadda, svoltosi il 10 e l’11 aprile 2003 presso la National Library of Scotland, Edimburgo, per celebrare il trentennale della morte dello scrittore, si è rivelato un’occasione importante per delineare lo stato della gaddistica, consentendo di individuare le linee critiche più stimolanti e innovative offerte dalle indagini più recenti.
Diciannove gli interventi, suddivisi in sette sessioni di discussione, corrispondenti ad altrettanti temi fondamentali negli studi su Gadda: le strutture narrative, l’influenza della tradizione letteraria e il rapporto con la cultura e gli scrittori a lui contemporanei, i quarant’anni della Cognizione del dolore, i leitmotiv, l’evoluzione della scrittura gaddiana dalle prime prove fino ai capolavori della maturità, i problemi della fortuna critica e della ricezione delle opere maggiori, infine la descrizione di alcuni fondi ancora inediti e di alcuni strumenti di studio digitali.
Si sono confermati centrali per comprendere Gadda correttamente alcuni temi critici volti a illustrare la profondità, la complessità e la densità delle sue pagine: l’esistenza di una stretta relazione tra scrittura, filosofia ed epistemologia gaddiane; la presenza di motivi ricorrenti nella produzione letteraria, da quello ben noto della guerra, individuabile in tutte le opere gaddiane, ad altri nuovi, recentemente indagati, come quello del giardino, di ascendenza classica, e quello del carnevale, riconducibile alla tradizione del carnevale ambrosiano; la necessità di riconoscere alcune forti contraddizioni tra l’uomo e l’artista, alla base di alcune delle più felici invenzioni gaddiane, come le due opposte figure del reduce di guerra della Cognizione.
D’altro canto, il convengo ha fatto emergere anche alcuni orientamenti critici recenti, che promettono di aprire nuovi interessanti capitoli nell’interpretazione di Gadda: l’interesse dello scrittore per il romanzo e le strutture romanzesche a partire dal Racconto italiano, che introduce l’idea di un Gadda romanziere contro quella imperante di un Gadda puro prosatore e cultore del frammento; i caratteri antitradizionali della narrativa gaddiana, come la non linearità e la non sequenzialità: una narrazione che parrebbe rinunciare alla concatenazione causale e temporale del romanzo classico ottocentesco, fortemente digressiva, che procede per molteplici leitmotiv e richiami interni, e presenta piuttosto una struttura modulare e trame multiple invece di un’unica trama; una filologia delle fonti e dei modelli romanzeschi di Gadda, esplicitamente dichiarati o presenti nella sua biblioteca, come Dostoevskij, modello contemporaneamente del romanzo simbolista alla russa e del romanzo giudiziario; le somiglianze e le differenze con scrittori italiani contemporanei, apparentemente anche molto diversi da Gadda, come ad esempio Moravia, per un confronto che restituisce allo scrittore milanese la sua giusta collocazione storica nel panorama della letteratura italiana contemporanea.
Infine promettono di offrire un valido aiuto per indagini sempre più complesse e coraggiose i nuovi strumenti di studio e di analisi, sia di tipo tradizionale, come gli epistolari inediti del Fondo Bonsanti del Gabinetto Vieusseux, in fase di restauro, sia in formato digitale, come la versione elettronica dei testi gaddiani nell’edizione Garzanti Della Spiga ad opera del CNR pisano e la rivista di studi online diretta da Federica Pedriali, The Edinburgh Journal of Gadda Studies, sotto il cui nome si è tenuto questo convegno.
Gli atti, dedicati a Gian Carlo Roscioni, verranno pubblicati come secondo numero speciale dell’Edinburgh Journal nel gennaio del 2004.
Paola PonticelliUniversity of Edinburgh
background & framed images:
The Old College, Edinburgh University; after M. C. Escher, Still Life with Reflecting Globe, 1934 – with photograph of Gadda superimposed.