zirlo

Rdt 418 Uno zirlo, tutt’al più, modulato a strofe ed antìstrofe; 419 Nella sala, invece, quello zirlo non ha intimidito nessuno, da tanto ci sono abituati; –•– CdU 257 ed emisero di tanto in tanto dei sibili o una specie di zirlo.

«verso acuto caratteristico del tordo», è v. esclusivamente pascoliana, cfr. CC, L’uccellino del freddo, 3: «Viene il freddo. Giri per dirlo | tu, scricciolo, intorno le siepi; | e sentire fai nel tuo zirlo | lo strido di gelo che crepi»; PI, Tolstoi, 263: «E vi s’udìa lo zirlo | dei tordi»; PV, Patuit dea, 24: «e in quella | nelle tremule ombrella | tutto fu zirlo, frescheggio, ronzìo». Per l’uso della corrispettiva forma vb. cfr. Nava 1991: 270. Vd. anche s. v. «zirlìo».

Published by The Edinburgh Journal of Gadda Studies (EJGS)

ISSN 1476-9859

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