torquato

Ccp 468 torquate d’ambra o di filigrana, d’argento o d’oro; Ndl 293 e grossi cani e mastini a ringhiare dietro i cancelli, passando, o in altre dislocazioni opportune catenati e torquati; –•– CdD 351 Balie torquate di filigrana o d’ambra, scarlatte chiocce tra i bimbi.

«ornato di collana», dal lat. torquatus, t. non riportato dai voc., che recano invece il sost. «torque» (TB e Fanf, con croce, Petr. inf. e Tramater) per cui cfr. D’Annunzio, MA XII 365: «e i raggi per entro | vi piovevano in guisa | di torqui di anelli di armille»; XV 497: «e in silenzio attende l’audace | per farsi alla gola una torque | di candidi ossi novella»; Trionfo della morte, 4, 6, 68: «Una torque di grossi àcini d’oro le cingeva per tre giri il collo»; e vd. anche Flores 1964: 388. Cfr. anche il raro part. pres. «torquente»: «vincolante» (dal lat. torquere: «torcere, girare»): «Già le alunne si divincolavano […] da ogni torquente veto dei padri» (QP 193).

Published by The Edinburgh Journal of Gadda Studies (EJGS)

ISSN 1476-9859

© 2003-2023 by Paola Italia & EJGS. First published in Glossario di Carlo Emilio Gadda «milanese». Da «La meccanica» a «L’Adalgisa» (Alessandria: Edizioni dell’Orso, 1998). Artwork © 2003-2023 by G. & F. Pedriali.

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